Riciclo metalli: l’Italia come esempio per l’Europa

Nel cuore del dibattito sulla sostenibilità, il riciclaggio dei metalli è spesso citato come un eroe silenzioso.

Mentre molte nazioni si sono affacciate tardi al mondo del riciclo, l’Italia ha anticipato i tempi, investendo in ricerca e sviluppo. Le nostre imprese hanno esplorato nuove tecnologie, metodi e processi per garantire che il riciclaggio dei metalli avvenga nel modo più efficiente ed ecologico possibile.

Questo impegno per l’innovazione ha portato l’Italia a essere un leader nel settore.

I principali vantaggi del riciclo di metalli sono due: smaltire rifiuti senza danneggiare l’ambiente e risparmiare sotto il profilo economico, poiché i costi di recupero sono decisamente inferiori rispetto a quelli di estrazione.

 

Riciclare l’alluminio: l’Italia è prima in Europa

Il nostro Paese è il primo produttore europeo di alluminio riciclato, sia per quantità di produzione che in termini di rottame impiegato.

Con un tasso di riciclo medio di imballaggi in alluminio del 70% negli ultimi cinque anni,  l’Italia ha da tempo raggiunto e superato gli obiettivi al 2030. Mentre, per le sole lattine per bevande il tasso di riciclo, pari al 91,6% nel 2022, è di gran lunga superiore alla media europea che è attualmente pari al 73%.

Abbiamo puntato da anni sulla raccolta e il recupero di tutte le tipologie di packaging in alluminio, non solo su quelle più remunerative e facili da raccogliere, come avviene in altri paesi. Nel caso dell’alluminio, quindi, oltre alle lattine anche  scatolette, bombolette, tubetti, vaschette, foglio sottile fino agli accessori più piccoli come tappi, chiusure, blister e capsule da caffè.

Riciclare l’alluminio è fondamentale dal punto di vista ambientale e strategico, per l’industria, grazie all’enorme beneficio che ne deriva in termini di risparmio energetico. La produzione di alluminio da riciclo rispetto a una produzione ex novo permette infatti un risparmio del 95% dell’energia necessaria a produrlo ed evita emissioni serra pari a 423mila tonnellate di CO2.

Inoltre, Giusi Carnimeo, Direttore Generale CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio) afferma che “l’alluminio è il material sharing per eccellenza. Qualsiasi prodotto, al termine del suo ciclo di vita, ha di fronte due strade: o viene dismesso e successivamente smaltito, oppure – se possibile – viene recuperato e successivamente riciclato o riutilizzato. Da questo punto di vista l’alluminio è un materiale con caratteristiche intrinseche straordinarie”

Le caratteristiche di questo metallo riciclo dopo riciclo restano immutate garantendo le migliori performance possibili in tutte le applicazioni in cui trova impiego. L’alluminio è dunque, a tutti gli effetti, un materiale durevole o permanente.

 

Conclusione

L’alluminio, con le sue proprietà inalterate riciclo dopo riciclo, rappresenta una metafora perfetta per l’Italia in questo settore: resiliente, duraturo e in continua evoluzione.

In un’era dove la sostenibilità non è solo una scelta, ma una necessità, non sorprende che molte nazioni europee stiano guardando all’Italia come esempio. La nostra combinazione di innovazione, sostenibilità e collaborazione sta mostrando al resto d’Europa una via sostenibile verso il futuro.

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